Un magazzino a prova di crisi

C’è un punto fermo nella storia decennale della Di Massa Srl: prima dell’acquisto di una soluzione di magazzino è indispensabile analizzare i fabbisogni dell’azienda.

Da quando siamo nati ribadiamo che non si può partire senza uno studio accurato, approfondito e propedeutico alla pianificazione.

L’analisi deve essere completa, partire dall’esistente, dalle criticità e dai punti di forza già in essere, ed includere poi le esigenze di sviluppo e gli obiettivi del miglioramento. Perché ogni magazzino è diverso dagli altri per struttura, spazi, numero e tipo di corsie e anche per merce stoccata. Al suo interno è fondamentale sapere come muoversi e soprattutto individuare le giuste attrezzature per effettuare il carico e lo scarico delle merci.

In molti casi, si tratta di ottimizzare le risorse che si hanno già a disposizione e per farlo è   necessario conoscere le esigenze logistiche dell’azienda e tutte le informazioni necessarie per capire come rendere più efficiente l’intero sistema. Il punto di partenza per stabilire le attrezzature adeguate deve essere sempre il magazzino e la sua struttura; quindi, è importante analizzarne le caratteristiche fisiche.

Il secondo step riguarda il flusso di lavoro del cliente e la tipologia dei prodotti che gestisce, perché la merce e la sua gestione sono fondamentali per poter determinare le attrezzature. Si tratta quindi di chiedersi: che merci sono? Pesanti? Leggere? Di che dimensioni? Che tipo di imballaggio possiedono?  A ciascuna risposta corrisponde un tipo di attrezzatura conforme per lo stoccaggio, la movimentazione e l’individuazione dei percorsi che dovranno compiere gli operatori per raggiungere la merce da prelevare o per depositarla nella giusta collocazione.

Questi sono i passaggi fondamentali per ogni magazzino, le basi per reggere le crisi che di volta in volta si presentano e che sono tra di loro molto diverse, sia nelle origini sia nei modi per affrontarle. Ogni crisi ha strategie di risposta proprie, ma una buona base, la forza che deriva dalla giusta partenza nella costruzione del magazzino, è sicuramente la prima arma valida per tutte le tipologie crisi.

In questi tempi la Crisi per antonomasia, dalla quale ancora non siamo usciti, è quella legata alla pandemia. La logistica ha dovuto ripensare e riorganizzare il funzionamento dell’intera filiera: l’aumento vertiginoso e non troppo razionale della domanda di beni di prima necessità e la crescita forte dell’e-commerce avvenuti nel 2020, nel primo anno della pandemia, hanno messo a nudo l’inadeguatezza del sistema logistico di fronte all’imprevisto. A distanza di quasi due anni dallo scoppio dell’emergenza, il settore logistico ha saputo reagire, adeguandosi alle nuove esigenze.

Le aziende con certe tipologie, di solito grandi realtà, e soprattutto con una buona base di partenza (ecco ancora l’importanza di un’analisi preliminare completa!) hanno retto abbastanza bene, riuscendo a mitigare l’impatto della crisi. Si tratta di quelle imprese che avevano solidi sistemi di business, che già diversificavano approvvigionamento e distribuzione, che avevano ben chiaro lo stato delle scorte, riuscendo così ad essere pronte in caso di interruzioni della supply chain.

Altre tipologie aziendali hanno sofferto di più, nello specifico quelle medio-piccole che dipendevano da un unico fornitore e che non avevano la necessaria flessibilità per garantire il funzionamento della logistica in caso di crisi. È proprio questo tipo di azienda che oggi ha assolutamente bisogno di riorganizzarsi completamente, affidandosi a professionisti con esperienza anche nella gestione delle emergenze.

L’esperienza della pandemia ha insegnato quanto sia indispensabile essere “smart”, sia dal punto di vista reattivo, sia da quello tecnologico: solo un contesto agile e pronto a introdurre diverse strategie di azione può continuare a lavorare nel pieno della tempesta. E farlo bene. La pandemia ha messo in discussione anche i vecchi paradigmi della logistica: flessibilità e agilità sono ora le parole d’ordine per una supply chain a prova di imprevisto.

Ma, ancora una volta, tutto ciò non si improvvisa: un team di professionisti nella gestione della logistica è ciò che ormai nessuna realtà azienda può eludere. Un consulente di fiducia oggi, cioè una squadra di figure professionali, preposte a governare e ottimizzare le innovazioni in atto, può fare la differenza tra l’essere travolti e perire in seguito ad una crisi oppure resistere e rispondere con forza ai cambiamenti inaspettati.

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