I principali danni alle scaffalature del magazzino vengono causati da manovre errate dei carrelli elevatori, che urtano gli scaffali provocando un danneggiamento più o meno grave.
La prima regola da seguire quando questo avviene è non sottovalutare il problema: consultare un tecnico del settore o contattare direttamente il fornitore è fondamentale prima di intervenire con qualsiasi modifica.
Se viene stabilito che il danno può essere riparato e non è necessaria la sostituzione, la scaffalatura deve essere scaricata completamente in modo che non vi sia alcun rischio per chi procederà con la riparazione. Le norme vigenti vietano inoltre di aggiungere componenti tramite bullonaggio e saldatura, a meno che non siano espressamente autorizzati dal fornitore. Inoltre, in caso si intervenga con una modifica, i cartelli di portata devo essere aggiornati.
Le riparazioni dei componenti danneggiati devono essere sempre effettuate con ricambi originali, perché solo in questo modo è possibile garantire il recupero della funzione originale.
Nella normativa europea vengono chiariti i casi in cui è obbligatorio sostituire una scaffalatura: nello specifico, quando una parte del montante viene tranciata e quando vi sono piegature o lesioni gravi.
Il “raddrizzamento” del componente piegato non è un metodo consigliato, perché non si può essere certi che il pezzo abbia riacquistato la funzionalità originale e anzi si rischia di compromettere la sicurezza dell’intero magazzino.
Se hai subito un danno a una scaffalatura, rivolgiti a un team di professionisti: lo staff di Di Massa è al tuo fianco per indicarti la soluzione migliore, che assicura il rispetto delle normative vigenti e sicurezza completa per chi lavora nel tuo magazzino.
